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Proseguendo nella scoperta delle 5 terre oggi visitiamo Manarola. Questo borgo sorge nella valle del torrente Groppo. Il corso d’acqua fu interrato nel suo tratto finale fra il  1950 al 1978, fino a quel momento, il torrente attraversava il borgo al posto di Via Discovolo, oggi la strada principale, sormontato da ponticelli in pietra che univano il borgo. Manarola venne fondata dagli abitanti dell’insediamento di Volastra , paese posto poco sopra, e il suo nome deriverebbe dal latino “Manium arula”, tempietto dedicato ai Mani. C’è invece che attribuisce il nome che anticamente indicava la macina del mulino in pietra, Magna Roea (grande ruota), visto le origini  agricole del borgo.  Manarola lega la sua storia ai Fieschi di Lavagna e alla Repubblica di Genova dal 1273. Il borgo  si struttura lungo Via Discovolo, che a monte dell’abitato si apre nella piazza dove sono concentrati gli edifici religiosi del borgo: la chiesa di San Lorenzo edificata attorno 1338 in stile gotico ligure, a tre navate, caratterizzata dal rosone in marmo di Carrara del 1375, dal pregevole arco gotico, e dal bassorilievo del Martirio di San Lorenzo in lunetta. L’oratorio del Disciplinati del XV secolo; l’edificio del Lazzaretto o antico ospedale di San Rocco, e la torre campanaria, antica costruzione di avvistamento. Lungo la via principale  si affacciano le caratteristiche case-torri colorate, arroccate su uno scosceso promontorio di roccia scura che rendono il paesaggio molto particolare. I carruggi paralleli sono uniti da una serie di scalinate in ardesia. Qui si apre un balcone a picco sul mare verso Riomaggiore , dove ammirare gli stupendi  tramonti seduti su una panchina ad osservare il mare. La via principale  sbocca nella Marina di Manarola, dove si trova il porticciolo. Il. Borgo non ha una spiaggia sabbiosa però dagli scogli che si trovano vicino alla riva si possono fare dei bellissimi tuffi. Proseguendo verso Corniglia, si arriva  a Punta Bonfiglio, tipico punto panoramico da cui scattare particolari fotografie delle case colorate addossate le une alle altre.  Osservando il panorama circostante si può notare un torrione incastonato  nel borgo, che ricorda l’antico castello duecentesco, posto a difesa dei predoni turchi. Curiosa è la piramide bianca in cemento che spunta tra le case, segnale per i naviganti. Da questo borgo passa la famosa via dell’Amore, scavata nella roccia picco sul mare. Inoltre si possono ammirare stupendi panorami sui tipici vigneti a terrazzamento tipici della zona. Una particolarità del luogo sono le rocce che cambiano colore con lo sposterei del sole , i vigneti che acquistano il loro colore dorato al tramonto ed il mare che diventa nero all’imbrunire.  Questo luogo durante il periodo natalizio offre un suggestivo e particolare  presepio luminoso. Nel periodo pasquale invece viene allestita la via Crucis luminosa.