L’Abbazia fu fondata nel 1377 dai monaci celestini, ordine fondato dal futuro Celestino V.
Il nome deriverebbe dal fatto che durante la festa del patrono sciami di formiche volanti invadevano l’abbazia, per poi sparire qualche giorno dopo.
Si trova inoltre una struttura termale esistente dal XIII secolo. La leggenda racconta che le sue acque solfuree, ideali per curare malattie come la lebbra, paralisi, malattie artritiche e piaghe, sgorgarono dalla terra da un buco causato dalla campana dell’abbazia che un giorno cadde a valle. L’edificio è diviso in due parti da un torrente unite da un piccolo ponte coperto che permetteva agli avventori di passare dalla camere alle terme senza dover attraversare il fiumiciattolo. L’albergo aveva otto camere e un osteria dove fino agli inizi del secolo scorso, secondo una leggenda, coloro che dovevano partire per fare il militare andavano a cena dopo essersi bagnati nelle acque termali.
Ancora oggi si conserva in una stanza con le mura dipinte di celeste una vasca quadrata piena di acqua solfurea, alimentata da un pozzo che è in un angolo.