Ciao a tutti,

Oggi vi parlerò di un nuovo capitolo dedicato ad un’azienda italiana:la Piaggio Non mi dedicherò alla sua storia che potete trovare nella galleria dedicata alla Vespa. Ma alla storia dei suoi famosi ciclomotori che hanno visto molte generazioni di giovani ragazze e ragazzi “sfrecciare “ sulle strade delle nostre città rincorrendo un senso di libertà e indipendenza. Infatti ritengo che sia proprio questo il grande successo di questo marchio, essere  riuscito a creare un mezzo che poteva essere usato per recarsi al lavoro, scuola e contemporaneamente nel tempo libero, con quella nota di colore che rallegrava il morale e lo spirito di chi lo guidava e non solo. Come dimenticare il vento nei capelli in quelle giornate estive simbolo della nostra gioventù.

Partirei come dire dal cavallo di battaglia il famoso 

Piaggio Ciao 

Prodotto dal 1967al 2006. Sin dalla sua presentazione si è distinto per la sua semplicità meccanica il suo motore era di 49,3 cc a due tempi Benzina/olio al 2%  con avviamento a pedali. Si poteva guidare dal età di 14 anni. Nei primi decenni anche senza patentino. La sua forma richiama la bicicletta. Nella sua fabbricazione il tutto era basato nella semplicità e bassi costi. Alla sua presentazione 11 Ottobre 1967 il costo era di 55.000 mila lire.Durante gli anni di produzione sono stati venduti oltre 3 milioni di esemplari. Pensate che con un pieno si potevano percorrere 140 km. Altri motivi di successo di questo mezzo sono il gancio porta borsa, il portapacchi posteriore, l’antifurto di tipo bloccasterzo e la possibilità d’essere impiegato anche come bicicletta. Come accessori erano disponibili  il parabrezza, lo specchietto destro, il tappo per il serbatoio apribile con una chiave, il portapacchi anteriore e borse laterali.

Piaggio Boxer prodotto dal 1969 al 1983 Era disponibile in tre versioni  Boxer con sospensione anteriore a bracci oscillanti Boxer Turismo con sospensione anteriore a forcella telescopica Boxer Turismo- Variatore (come sopra) in più il variatore automatico di velocità sospensione posteriore nascosta nella carrozzeria dotata di molla elicolare e ammortizzatore idraulico 

Piaggio Bravo prodotto dal 1973 al 2001 

La sospensione posteriore è costituita da un braccio oscillante che supporta il motore la trasmissione e la ruota posteriore sostituito da due ammortizzatori. Era disponibile in due versioni monomarcia e con variatore automatico di velocità .

Piaggio Si prodotto dal 1979 al 2001  Provvisto di forcelle telescopiche accoppiate a un sistema ammortizzatore sotto sella, questo mezzo può essere considerato la versione più moderna del Boxer. Con motore derivato dal contemporaneo Ciao, si differenziava da esso per la forcella anteriore telescopica, mono ammortizzatore posteriore anziché telaio rigido, per i fanali anteriore e posteriore di disegno diverso, per la sella più lunga, più comoda e munita di un piccolo vano sotto sella, e per i cerchi a 4 razze. Per quanto riguarda il propulsore, si differenziava solo per la testata di disegno diverso e con le alettature di raffreddamento più lunghe

Piaggio Boss, prodotto dal 1988 al 1989 

Molto diverso dal Piaggio Si, era dotato di un telaio a sezione cilindrica, privo di pedali. Aveva le pedaline del guidatore montate su un asse che ruotava all’indietro di circa 130° per consentire l’avviamento a pedivella. Aveva di serie pneumatici più larghi di quelli del Si mentre il gruppo motore e la trasmissione erano identici, salvo il mozzo posteriore. Inoltre aveva le seguenti migliorie:

  • Accensione elettronica a scarica capacitiva con avviamento tramite pedalina “kick starter”, abbandonando quindi i pedali che avevano reso famoso il Ciao
  • Spegnimento immediato del motore tramite pulsante che agisce sull’accensione (il comando del Si agiva su una valvola di decompressione del cilindro, posta sulla testa)
  • Frecce con relais a intermittenza (optional)
  • Portacasco posteriore (tra la sella e il maniglione)
  • Tachimetro meccanico con rilevazione alla ruota anteriore mediante cavo.
  • Cerchi pressofusi in lega leggera a 4 razze, dimensioni 16 pollici (di serie anche al Si)
  • Introduzione dei blocchetti di comando al manubrio per l’azionamento del fanale, delle frecce e del clacson, oltre al tasto di spegnimento.

Piaggio Grillo, prodotto dal 1989 al 1996

Dunque…. esteticamente non lo avrei mai definito brutto, sinceramente più moderno di un Ciao o del Si rimanendo in casa Piaggio, sembrava meglio rifinito e “”””quasi”””” più nuovo/moderno. Sarà stato per gli indicatori di direzione, alcune parti cromate o i cerchi in lega a tre razze, una sella che intuii essere comoda, piaceva molto la scritta Grillo, Questa storia la definirei romantica un era di ciclomotori che hanno reso grande questa azienda che ancor oggi prospera grazie anche agli ultimi modelli e all’ampliamento dei marchi che nel corso degli anni il gruppo Piaggio ha acquistato Aprilia, Moto Guzzi, Gilera, Derbi. Rendendo il marchio Italiano famoso nel mondo.