Questo edificio risale al 1276 e le monache che vi abitavano appartenevano all’ordine di S. Margherita della Sacca, che da qui presero il nome di “insaccate”. Durante gli anni furono fatti molto lavori al monastero e al chiosco annesso.

Nel 1775 il Granduca Leopoldo dona al monastero i beni dell’abbazia dei Monaci Olivetani e l’edificio venne trasformato in convitto, cioè viene adibito a luogo di villeggiatura per collegiali.

I monaci lasciarono un interessante Codice Olivetano delle Sacca, in cui sono contenute le attività svolte dai monaci stessi all’interno del convento.

Nel 1776 iniziano i lavori per adattare il Monastero alla nuova destinazione e si ebbero sostanziali modificazioni: il chiostro venne abbattuto e venne costruita la “scala grande”. L’antica sagrestia venne trasformata in oratorio e nel 1861 si effettuarono gli ultimi lavori, così che la Villa Le Sacca diventasse residenza estiva del Convitto Cicognini.

Dell’Ex Monastero delle Sacca sono stati rinvenuti durante i lavori alcuni affreschi.