L’isola di Poveglia grazie alla sua posizione strategica nel 1379 con lo scoppio della Guerra di Chioggia, fu utilizzata come avamposto militare. Come la guerra finì, l’isola fu completamente abbandonata.

Nel 1700 i resti delle fortezze militari furono restaurate e adibite a lazzaretto e luogo di quarantena dove uomini donne e bambini, alcuni non ancora malati, venivano portati a morire.

Sull’isola di Poveglia venivano portati i malati di peste e una volta morti i corpi erano gettati in una fossa comune.

Nel 1922 venne costruito un edificio e adibito in apparenza come casa di riposo per gli anziani del luogo, ma in realtà era una clinica per i malati di mente.

I pazienti raccontavano di vedere i fantasmi dei morti sepolti sull’isola di Poveglia, ma ovviamente non erano creduti. Sembra infatti, che sui malati stessi venissero praticati degli esperimenti, come se i pazienti fossero delle cavie, ed era lo stesso direttore ad eseguire queste orribili pratiche.I mezzi usati sui pazienti di Poveglia erano atroci e primitivi, il direttore era descritto come “sadico lobomizzatore”.Una leggenda racconta che il direttore fosse tormentato dagli spiriti dei pazienti da lui  stesso uccisi. Per sfuggire a questo rimorso si gettò dal campanile della chiesa situata a Poveglia perdendo a sua volta la vita.Con la morte del direttore, il manicomio fu chiuso e l’isola rimase definitivamente abbandonata e soprannominata “isola maledetta” o “isola del male”.All’interno degli edifici possiamo vedere ancora i segni del passato come le vecchie cucine e le lavanderie che riportano alla mente il suo tragico passato.