Monte Morello è l’unica montagna che si trova nella conca fiorentina. La sua più alta cima arriva a 934 metri. Questo massiccio ha una forma molto curiosa ognuna delle sue tre punte hanno l’aspetto della sommità di vulcani. La sua forma però trarre in inganno in quanto queste montagne non sono affatto vulcani. Il territorio ha un grande interesse paesaggistico sia per le risorse idriche che per la presenza di numerose testimonianze storiche. La montagna fu completamente disboscata quando il Gran duca Cosimo I usò questo legname per realizzare le travi delle tettoie del Palazzo degli Uffizi.

Nel 1784 il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena diede l’incarico ai frati di Camaldoli, di Vallombrosa e di monte Senario di rimboschire la zona. Ma questo non sembrò sufficiente per cui nel 1900  fu deciso un rimboschimento massivo per evitare frane e smottamenti. Sulle pendici del monte si possono trovare vari tipi di alberi fra cui il cipresso, il pino nero e l’abete bianco, che donano alla zona un aspetto silvestre. Durante il secondo conflitto mondiale il monte divenne una delle basi più sicure per i partigiani e teatro di azioni di guerra. Sui territori del monte possiamo trovare dei monumenti che ricordano l’uccisione di alcuni partigiani. La montagna è ricca di fauna composta da cervi, volpi cinghiali, tassi e faine. Tra i fiori che qui trovano il loro habitat ideale possiamo osservare varie specie di orchidee che crescono spontanee. Dalle sue pendici si può ammirare un panorama su tutta la piana fiorentina.