Il carcere duro delle Murate era l’area di detenzione più severa del carcere otto-novecentesco. Qui i carcerati venivano torturati e al suo interno c’erano dodici celle. Sui muri possiamo ancora vedere i messaggi e i disegni fatti detenuti che qui sono stati reclusi.

In questi luoghi furono rinchiusi detenuti famosi tra gli altri Carlo Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini.