A causa dell’aumento dei malati di alienazione mentale intorno ai primi del 900 fu costruito questo ospedale psichiatrico. Nel novembre del 1929 fu inaugurato. L’edificio aveva la capacità di 320 posti letto e fu dedicato al re Vittorio Emanuele III. I pazienti ricoverati provenivano dai vari ospedali della provincia.

Durante la prima guerra mondiale alcuni reparti furono utilizzato per ospitare i soldati feriti, mentre alteri padiglioni furono usati come ospedale da campo.

Durante il secondo conflitto mondiale ci fu una crisi economica e una mancanza di personale sanitario. Nel 1943 il nosocomio aveva solo un medico e pochi infermieri che gestivano l’intero edificio. Due anni dopo il tasso di mortalità era salito a causa della mancanza di personale medico e di adeguati apparecchi sanitari.

L’edificio fu ristrutturato nel 1952, furono aumentati i posti letto e creato un nuovo reparto neurologico.Intorno agli anni sessanta in questo ospedale fu realizzato un interessante esperimento.Alcuni reparti di degenza furono gestiti direttamente dai pazienti con una minima sorveglianza non percettibile dai ricoverati. Questo esperimento portò vantaggi economici. Questo esperimento anticipò le novità introdotte in futuro dalla Legge Psichiatrica (legge Basaglia).  In Seguito questa struttura fu utilizzata solo per la cura dei malati cronici.  

Nel 1995 fu concordata la sua chiusura e il trasferimento dei pazienti in vari istituti.L’istituto doveva essere trasformato in una struttura per la ricerca di malattie oncologiche, ma il progetto non fu mai realizzato.