De Tommaso è stata fondata a Modena nel 1959 dal pilota Italo Argentino Alejandro de Tommaso. Nel corso degli anni ha cambiato più volte la sua denominazione sociale, pur restando sempre sotto il pieno controllo del suo fondatore, deceduto nel 2003 all’età di 75 anni.Il primo modello De Tomaso destinato alla circolazione su strada fu la Vallelunga,

Ci fu  poi la  Mangusta, presentata nel  1966, il primo modello ad essere sviluppato in collaborazione con Ford.  Alla Mangusta successe la Pantera , la macchina che portò De Tomaso ad essere ancora più conosciuto in sede internazionale. Apparve nel 1970

Il 1976 è anche l’anno nel quale debutta la Innocenti Mini De Tomaso, versione “sportiva” della Innocenti nuova Mini disegnata da Nuccio Bertone . Il marchio De Tomaso veniva utilizzato insieme a quello Innocenti quale caratterizzatore del temperamento sportivo della piccola utilitaria lambratese, che usciva dagli stabilimenti Innocenti, di cui la De Tomaso era divenuta proprietaria nello stesso anno. Questa vettura rimase in produzione, dapprima con motore aspirato e poi con motori turbo di origine Daihatsu , fino al 1990. La produzione di Mini De Tomaso fu ampiamente maggiore rispetto alle altre vetture del marchio modenese, dato il diverso segmento di mercato, e la vettura riscosse discreto successo di pubblico. I numeri di produzione delle vetture riportati sugli esemplari arrivano infatti circa a circa 30.000 vetture aspirate prodotte dal 1976 al 1982 e 6.000 vetture Turbo prodotte dal 1982 al 1990. L’azienda nei primi anni del 2000 aveva avanzato un piano di ampliamento della sua produzione, puntando su un accordo di collaborazione con l’azienda russa UAZ.L’accordo fu sottoscritto a Mosca   il 3 aprile 2002 alla presenza dei capi di governo sia italiano che russo.

Alla morte del suo fondatore Alejandro de Tommaso gli eredi non vedevano di buon occhio il progetto e nell’estate del 2004 misero l’azienda in liquidazione Pochi mesi dopo la messa in liquidazione la produzione si fermò[ ed il marchio, i terreni e i capannoni dell’azienda modenese vennero messi in vendita nel settembre 2007.

Ci fu un tentativo di rilancio del marchio. Secondo i piani aziendali della nuova dirigenza entro la fine del 2011, al salone a Los Angeles, doveva essere presentata una super sportiva.

Ma a sorpresa il 9 Febbraio del 2012 la proprietà dichiarò di aver ceduto il marchio ad un gruppo di investitori esperti del settore automobilistico ma la cassa integrazione per crisi prima e il successivo fallimento dell’azienda nel luglio 2012, a cui gli amministratori non si sono opposti né hanno chiesto il concordato[ hanno posto fine al rilancio del marchio. In seguito a questi eventi i dirigenti della nuova società sono stati poi incarcerati per truffa ai danni dello Stato, relativamente a fondi pubblici ottenuti per pagare corsi di formazione in favore del personale, in realtà mai svolti

La De Tomaso partecipò con una propria scuderia a quattro stagioni di Formula 1, dal 1961  al 1962  e nel  1970 . I risultati però furono assai modesti, e la squadra riuscì a qualificarsi per 10 Gran Premi, senza tuttavia mai ottenere punti, e collezionando altrettanti ritiri.

Questi capannoni ormai vuoti e ciò che ne rimane.