Questa bella Giulietta in un freddo garage aspetta l’arrivo del suo proprietario se mai arriverà più da lei.

Il progetto che porta alla nascita della Giulietta Alfa Romeo risale al piano industriale del 1950 e fu subito chiaro a tutti che questo avrebbe rappresentato un momento strategico nella storia dell’Alfa Romeo: in questi anni, infatti, si registra il passaggio dalla produzione artigianale di circa 20 auto prodotte al giorno, ad una produzione industriale di circa 200 vetture al giorno. Il piano Industriale fu avviato nel 1951 alla guida dell’ingegnier Rudolf Hruska e il lavoro dei prototipi  fu diviso in quattro parti: motoristica, meccanica e telaistica, centro stile e linee di produzione.

Nei primi mesi del 1953 furono assemblati i primi prototipi, ma durante la prova in strada emerse da un lato la pecca della insonorizzazione dell’abitacolo, ma dall’altro si riscontrarono risultati entusiasmanti per le prestazioni e stabilità. Nel corso 1953 la situazione dell’insonorizzazione andava sempre peggiorando: l’ingegnier Hruska chiese un incontro con la dirigenza, dato che secondo lui era impensabile mettere in commercio un auto con una rumorosità molto superiore alla concorrenza, per cui proponeva di realizzare una versione coupé, la cui rumorosità sarebbe stata più tollerata lasciando più tempo per risolvere il problema. La dirigenza rifiutò la proposta e minacciò le dimissioni dell’ingegnere. L’allora presidente Giuseppe Luraghi si schierò dalla parte dell’ingegnere di presentare prima la versione coupé e successivamente la berlina.

La Giulietta fu presentata al salone dell’automobile di Torino nel 1955 (questa vettura è stata l’immagine di copertina del numero 1 della rivista Quattroruote). La denominazione del nome Giulietta è un chiaro riferimento all’opera shakespeariana. Mai prima d’ora si era vista una vettura così potente con una buona frenata e bassi consumi. Questi elementi sono state le carte vincenti che hanno portato al successo questa vettura; ne sono state costruite ben 132000 esemplari, un numero impensabile per quel epoca.

Dati tecnici:

  • Motore anteriore

  • 6 posti

  • Motore: 4 cilindri in linea ciclo otto, quadro, con camere di scoppio emisferiche e raffreddamento a liquido

  • Cilindrata 1290 cc     

  • Potenza 50 CV 

  • Cambio 4 rapporti sincronizzati + RM

CICLOMOTORE

Peripoli nasce negli anni 50 e si afferma costruendo moto con motori Demm. Negli anni 60 la produzione si spostò su ciclomotori e motocicli con motori a due tempi utilizzando il marchio Giulietta visto il grande successo avuto dalla sorella maggiore. L’autovettura nel 1965 divenne la settima casa motociclistica più grande d’Italia prima di Bianchi e Gilera.

Dopo il grande successo dei ciclomotori mise in commercio una bicicletta che esteticamente assomigliava a dei ciclomotori con parti di plastica che ne componevano una carenatura i cerchi più piccoli e leggeri ed era molto confortevole. L’azienda chiuse negli anni 90 ma il motivo è attualmente ancora ignoto.