Ciao a tutti oggi andiamo alla scoperta della storia di Napoli.
La città ha iniziato a svilupparsi nel Neolitico con il nome di Partenope e fu usata come caposaldo e approdo. Dopo la fase iniziale come semplice avamposto, Partenope si sviluppò fino ad entrare in diretta concorrenza con la “città madre”, come dimostra la tradizione storica e lo conferma l’archeologia. Alla fine del VI secolo a.C. la città venne rifondata come Neapolis (nuova città), diventando progressivamente una delle città più importanti della Magna Grecia. La Nuova Città, infatti, seppe già sostituirsi alla “città madre” nei commerci marittimi, sia assumere il controllo sul golfo che da Cumano divenne Golfo Neapolitano. Proprio per il suo peso strategico, nel 326 a.C. si arrese al impero romano conservando però l’eredità civile dei suoi fondatori. Devastata nell’82 a.C. dai partigiani di Silla. Durante l’Impero Neapolis si trasformò gradatamente da città mercantile a luogo di svago per l’alta società romana e fu sede dei Giochi Isolimpici cioè di Olimpia. Tra il 161 e il 180 d. C., la città ottenne il riconoscimento appunto dello status di colonia. Nel 536 Napoli fu conquistata dai bizantini divenendo ducato autonomo. Il primo La vita del ducato fu caratterizzata da continue guerre, principalmente difensive, contro i principati longobardi vicini e i conquistatori saraceni. L’avversione tra il cristianesimo e l’islam, tuttavia, intravide già a Napoli ampi spazi di convergenza in vista di una proiezione più mediterranea che continentale del ducato. I comuni interessi commerciali determinarono di fatto una sostanziale amicizia tra Napoli e il mondo arabo, tanto che si verificò il disinvolto impiego da parte napoletana di mercenari, Prolungato artefice di questa politica fu il vescovo di Napoli e duc Attanasio II a dispetto della scomunica da parte di papa Giovanni VII.
Il X secolo fu caratterizzato da una politica di neutralità, che mirò a tener fuori Napoli dai giochi che si svolgevano intorno a lei. Da ciò trassero giovamento sia l’economia, che la cultura, consentendo da un lato lo sviluppo delle industrie tessilie della lavorazione del ferro; dall’altro, un proficuo scambio di materiale letterario e storico tra la città e Costantinopoli. Nel 1139 i normanni conquistarono la città e il ducato entrò a far parte del territorio del Principato di Capua nel neonato Regno di Sicilia. Tale nuovo regno fu governato dai Normanni sino al 1197: la capitale fu posta a Palermo. Napoli, ebbe la funzione di polo mercantile. Napoli divenne parte del regno angioino in seguito alle vittorie di Carlo d’Angiò. Sotto il regno dei d’Angiò , furono istituiti gli organi amministrativi ripartiti per aree della città. In seguito alla rivolta scoppiata in Sicilia nel 1282 i famosi Vespri Siciliani Napoli, divenne la capitale del Regno di Napoli.
Il sovrano Alfonso il Magnanimo nonostante il conflitto interno fra la monarchia e i baroni, che si manifestò in episodi drammatici privilegiò la città, facendone la capitale del suo impero mediterraneo. Il periodo alfonsino e quello dei suoi successori fu caratterizzato dall’ampliamento del perimetro della città e dalla costruzione di una possente cinta muraria con ventidue torri cilindriche. In questo periodo furono anche costruiti importanti monumenti cittadini. Il clima culturale conobbe un notevole incremento, grazie al grande impulso dato da Alfonso alla biblioteca cittadina. Le grandi somme profuse nella promozione della cultura diedero impulso ad un fiorire di attività, che resero Napoli protagonista dell’Umanesimo. A partire dal 1501, in conseguenza delle Guerre d’Italia che stravolsero la geopolitica europea, Napoli perse la sua indipendenza. Dopo la marcia su Napoli e la nuova occupazione francese, nel maggio del 1503 passò sotto la dominazione spagnola, e per oltre due secoli il regno fu governato da un vice re. Il lungo dominio spagnolo viene generalmente considerato un periodo oscuro e di regresso. Con Carlo III di Borbone la città vide una serie di grandiose opere architettoniche ed archeologiche grazie alle quali divenne una eccelsa capitale europea. Si affermò inoltre come uno dei più importanti centri illuministi d’Europa. La città fu colpita, come il resto d’Europa, da epidemie di colera che .provocarono più di 20.000 morti tra 1835-37 e tra 1854-55.
Nel 1860 il Regno delle due Sicilie fu oggetto della spedizione dei Mille. Francesco II di Borbone abbandonò Napoli ripiegando a Gaeta insieme a parte dell’esercito borbonico. A seguito della sconfitta delle truppe borboniche, Napoli fu annessa al nascente Regno d’Italia. Nel 1864 la capitale d’Italia fu spostata da Torino a Firenze. Tra i motivi dello spostamento vi furono quelli militari: Napoli venne ritenuta la favorita assieme a Firenze La città partenopea, per ragioni politiche, venne considerata dalla maggioranza del gabinetto una candidata particolarmente adatta, ma non ottenne l’appoggio del re, che ritenne Firenze una città più consona ad un ruolo di capitale temporanea, scelta confermata dal comitato di cinque generali chiamato a decidere, in quanto Napoli non sarebbe stata sufficientemente difendibile con la flotta italiana che non era ai livelli di quella inglese o francese. Le difficoltà dovute alla perdita del suo precedente e secolare ruolo di capitale, unite al nuovo sistema fiscale e doganale nazionale ereditato da quello piemontese, determinarono una profonda crisi sociale e industriale.
Le condizioni così difficili furono all’origine, a fine di una lunga e profonda trasformazione urbana. In questo periodo furono demoliti numerosi fabbricati e monumenti, costruiti nuovi quartieri, piazze, edifici. L’11 marzo 1918, nel corso della prima Guerra Mondiale, la città fu bombardata dal dirigibile tedesco causando almeno 20 morti ed oltre 100 feriti tra la popolazione civile.Con lo spostamento del baricentro politico ed economico del paese verso il Mezzogiorno, Mussolini riservò a Napoli il ruolo di città Porto dell’impero coloniale, motivo per cui vide di nuovo un rinnovamento urbano. Proprio per il suo ruolo Napoli fu, durante la seconda guerra mondiale la città subì numerosi bombardamenti. Dopo la resa agli Alleati, Napoli fu teatro di una storica insurrezione popolare, coronata dal successo, diede impulso ai partigiani contro i nazifascisti. Sconvolta dai numerosi bombardamenti e dall’occupazione tedesca in ritirata, Napoli fu la prima grande città ad essere governata dagli anglo-americani durante il secondo conflitto mondiale. Gli anni del miracolo economico ebbero rilevanti effetti sulla città. In questo periodo la città si espanse in tutte le direzioni, anche oltre gli obsoleti confini comunali. Nello stesso periodo la città vide nascere anche un’attività cinematografica molto intensa. Il terremoto dell’Irpinia fece sentire i suoi effetti anche a Napoli.
Nel 1994 la città ospitò il G7.